Un gran bel carattere…






E’ quello creato da Giovan Battista Bodoni, incisore, tipografo ed editore, nato a Saluzzo nel 1740 e morto a Parma nel 1813.
Nel 1768 è chiamato a dirigere la stamperia regia di Parma ove inizia a stampare pregevoli edizioni, utilizzando inchiostri amalgamati da lui stesso. Nel 1771 impianta una tipografia propria, fondendo caratteri di rara perfezione e stampando edizioni divenute subito famose per la finezza delle incisioni e la bellezza dei fregi, l’eleganza dei frontespizi, la qualità della carta, la natura degli inchiostri. Stampa in tal modo classici greci, latini, italiani, francesi. Tra le edizioni più note, da ricordare: Gli “Epithalamia exoticis linguis reddita” (1775), le opere di Orazio (1791), del Poliziano (1795), “La Gerusalemme liberata”, l”Oratio dominica” (1806) stampata in 155 lingue, l'”Iliade”. I canoni della sua arte sono dallo stesso Bodoni esposti nel “Manuale tipografico”









E qui, [url]http://www.pcosta.net/ima/bodoni.zip[/url] (facendo click destra e salva con nome) un piccolo set per Windows del magnifico font che Bodoni predispose per la stampa delle sue opere e che ancor oggi porta il suo nome.

E’ un font estremamente elegante – soprattutto nel corsivo – che non sopporta l’accostamento con altri tipi di caratteri.
Non rende per niente bene su video specialmente nel formato piccolo sotto i 14 pixel; ma su stampa è perfetto.
E’ quindi da usarsi principalmente per la produzione di stampati e non per il lavoro o la condivisione di documenti tra computer.
Va usato con una interlinea più larga del normale e per testi che richiedono una lettura lenta e meditata; ottimo per far sembrare più lungo un testo che con il solito Times New Roman sarebbe troppo corto.
Va anche benissimo per la letteratura fantastica e dell’orrore.
Moderno e classico, ma al tempo stesso con quel sapore di Illuminismo settecentesco che ne fa un piccolo gioiello dell’arte grafica.





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