Il Codice Da Sanzio


Nel 1507 Raffaello Sanzio dipinge la “Deposizione” che ora si trova nella Stanza IX della Galleria Borghese a Roma, dopo essere stata trafugata nottetempo dai frati perugini di San Francesco al Prato nel 1608 per donarla al Cardinale Scipione Borghese.
Raffaello aveva 24 anni e nel 1504 era arrivato a Firenze, passando tre anni a stretto contatto con Michelangelo e Leonardo Da Vinci.
Da entrambi aveva tratto ispirazione e modelli per le sue opere.
Poco lontano dalla “Deposizione”, troviamo infatti la “Dama con unicorno”, del 1505, il cui schema compositivo è identico a quello della Gioconda: e nella “Deposizione” sono altrettano evidente le “citazioni” della Pietà di Michelangelo e del “Tondo Doni”.





Ed è proprio nella citazione del “Tondo Doni”, spesso ingrandita in particolare per far notare la somiglianza della pia donna che sorregge la Madonna con l’immagine della Vergine del Tondo Doni, che forse risiede un piccolo mistero.
Uno strano fregio decora la veste della Madonna sul polso che si appoggia alla schiena della pia donna; un fregio che sembra più un geroglifico o un codice esoterico piuttosto che una decorazione.





Visto che non si trova in rete alcuna spiegazione in merito, non ci resterebbe che provare a decifrarlo; sfortunatamente, il “particolare” che riporta il catalogo da cui ho tratto l’ingrandimento, non riporta anche il braccio destro della Vergine; anch’esso decorato in maniera simile, ma non leggibile come il sinistro, ingrandito nel particolare.
In attesa che qualcuno si rechi alla Galleria Borghese e ci fornisca anche l’altro fregio, sfruttando una delle digitali da 5 megapixel che ormai abbiamo tutti in tasca, possiamo comunque iniziare a formulare qualche ipotesi di lavoro.

I geroglifici, associati a Maria, rimanderebbero direttamente a Iside, “la Grande Dama che obbedendo alla legge del dualismo ermetico, interpreta le due nature della Grande Opera e per questo è considerata, a un tempo, Creatrice e Creatura. Ella è sempre definita Vergine, sia come personificazione della Vergine Celeste o Regina del Cielo, sia come materia filosofale, e non solo per indicare la materia allo stato iniziale, ma anche quella fecondata dai raggi del Sole”.

Ma se invece dovesse uscirne un altro “ET IN ARCADIA EGO”, allora il sequel de “Il Codice Da Vinci”, con Raffaello e Michelangelo coinvolti direttamente insieme a Leonardo, potrebbe essere a portata di mano degli avventurosi ed esoterici internauti…

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