Disse allora il Signore: Poiché io sono il Creatore di tutte le cose, quanti uomini sono morti e quanti sono nati e quanti capelli hanno e hanno avuto?
(Apocalisse di Sedrach, VIII)
E’ evidente che Sedrach mille e settecento anni fa ha avuto qualche problema a rispondere; le sue difficoltà di reperimento di informazione e scarse capacità di calcolo gli impedirono di rispondere, anche approssimativamente alla difficile domanda.
In effetti se la cavò egregiamente con un “Tu solo puoi saperlo, o Signore”, che era poi quello che il Signore voleva probabilmente sentirsi dire.
Ci possiamo provare però noi, che abbiamo sia Google che Excel.
Cominciamo dal calcolo delle persone nate fino ad oggi:
l’Homo Sapiens è nato circa 50.000 anni fa ed erano in due: sfortunatamente non si può fare a meno di ipotizzare anche una Donna Sapiens, sebbene l’esistenza di questa specie sia ancora tutta da dimostrare.
Su Internet troviamo le stime di crescita media della popolazione per le diverse età storiche e, calcolato con Excel, il totale dei nati fino ad oggi.
Abbondano pure i siti di carattere tricologico, dai quali apprendiamo che mediamente un uomo ha circa 100.000 capelli, che hanno una vita media di 4-5 anni; facendo una media grossolana, possiamo dire che nella vita di un uomo nascono circa un milione di capelli.
Una facile moltiplicazione ci dà una approssimazione del numero di capelli nati da che esiste l’Homo Sapiens: 107.122.184.411.000.000; e siamo quasi arrivati alla risposta finale.
Mi rendo conto che “Come trovare il pelo nell’uomo” è un post assai meno interessante per la media dei lettori di quanto non sarebbe l’omologo “Come trovare il pelo nella donna”, ma sfortunatamente, l’Apocalisse di Sedrach dice proprio “uomini” e non “uomini e donne”.
Facendo metà e metà fra uomini e donne, Sedrach oggi dovrebbe dunque rispondere al Signore, con aria da saputello: “Cinquantre milioni di miliardi, o mio Signore”.
Al chè, come minimo, il Signore lo fulminerebbe immantinente.
A me, però non è successo niente; ma forse il Signore ha altro a cui pensare che non leggere blog…