L’illusionista


“Als einziger noch lebender Zeuge des Dramas von Mayerling will ich es nicht in das Grab nehmen, sondern habe es meinem Sohn Johann Loschek diktiert. Einfach und wahr. Joseph Loschek im Jahre 1928 im Alter von 83 Jahren”
(Essendo io l’unico testimone ancora vivente del dramma di Mayerling, non voglio che quanto realmente accaduto scenda nella tomba con me, e ho dettato quanto segue a mio figlio Johann. La semplice verità. Josef Loschek, nell’anno 1928 all’età di anni 83.)


KronPrinzessin Stephanie von Belgien



26 Gennaio, Hofburg

Il KronPrinz è intrattabile come mai.
Mi ha detto di aver litigato ferocemente con Sua Altezza Imperiale per chiedergli l’annullamento del matrimonio con la KronPrinzessin.
L’Imperatore, per contro, gli avrebbe ordinato di rompere la relazione con la Baronessa Vetsera.
Da’ in escandescenze, poi si calma.

27 Gennaio, Hofburg

Tutto il giorno, il Kronprinz è stato chiuso nello studio. Fatta venire la Contessa Larisch, confabulato per due ore.

28 Gennaio, Hofburg

Il KronPrinz, in primissima mattinata, mi informa che alle 10, la Contessa Larisch andrà a prendere la Baronessa Vetsera a casa sua, in Salesianergasse, con la scusa di uscire a fare spese e la porterà nei pressi dell’Hofburg. Mi dice di ordinare a Bratfisch di portare la sua carrozza alle 10 e mezzo alla Augustinerbastei, dietro all’Hofburg.
Bratfisch dovrà far salire la Baronessa Vetsera e portarla in direzione di Breitenfurt.
A mezzogiorno arriva la notizia della scomparsa della Baronessa Vetsera, che la Contessa Larisch ha denunciato alla Polizia.
All’una, con il KronPrinz raggiungiamo Breitenfurt, dove ci aspetta la carrozza con Bratfisch e la Baronessa, davanti al Roter Stadel.
Arriviamo al Mayerlinghof alle quindici.

29 Gennaio, Mayerlinghof

Alle otto e dieci della mattina arrivano al Mayerlinghof anche il Conte Hoyos e Sua Altezza il Principe Filippo.
Servo loro la colazione insieme al KronPrinz. Dai loro discorsi è chiaro che non sanno della presenza della Baronessa Vetsera.
Il KronPrinz si scusa con loro di non poter partecipare alla battuta di caccia prevista per la mattinata; dice di dover curare un brutto mal di gola.
Nel pomeriggio, Sua Altezza il Principe Filippo torna a Vienna per la cena in famiglia a Hofburg; il KronPrinz gli chiede di presentare le sue scuse ai genitori, per la sua assenza.
Servo la cena al KronPrinz e al Conte Hoyos alle sette. Sono soli e il KronPrinz lo congeda subito dopo, sempre scusandosi per via del mal di gola.
Appena il Conte ha raggiunto la sua stanza nell’ala nord, mi fanno chiamare Bratfisch, che intrattiene la Baronessa Vetsera e il KronPrinz con le sue melodie cantate e fischiate.
A tarda notte sono andati tutti a letto, ed io, come al solito, mi sono coricato nella stanza attigua a quella del KronPrinz.
Ho sentito a lungo le voci del Kronprinz e della Vetsera discorrere con voce grave, ma erano basse e non ho potuto intendere nulla.

30 Gennaio. Mayerlinghof


Alle sei della mattina, rumori e urla poi arriva trafelato Bratfisch che mi grida di venire immediatamente dal KronPrinz.
Nella stanza del KronPrinz, troviamo vicino a lui la KronPrinzessin Stephanie, con una pistola in mano e un uomo in nero, che riconosco: è Sigfried Steinschneider, che avevo avevo visto nelle sue note esibizioni al Burgtheater.
La Baronessa Vetsera è sul letto, credo morta, con una ferita alla tempia sinistra.
Il KronPrinz toglie la pistola dalla mano della KronPrinzessin Stephanie. Ordina a Bratfisch di riportarla immediatamente a Vienna, insieme all’uomo in nero. Prima di congedarli, fissa a lungo Steinschneider e la KronPrinzessin Stephanie, poi dice solo una frase latina, “Amor omnia vincit”.
Mi chiede di mettere dei fiori tra le mani della Baronessa Vetsera e di non tornare nella stanza prima delle sette e mezzo.
Alle sette e trenta, busso alla porta senza risposta. Corro a chiamare il Conte Hoyos che vorrebbe abbattere la porta.
Lo informo che il KronPrinz non è solo; decide di attendere.
Poco dopo, arriva da Vienna Sua Altezza il Principe Filippo che si precipita verso la stanza del KronPrinz e si assume la responsabilità di far abbattere la porta.
Il KronPrinz è seduto sul bordo del letto, fissa assorto la Baronessa Vetsera, immobile, con ancora la pistola in mano. Sua Altezza gliela toglie, ci fa uscire tutti.
Subito dopo altri colpi di pistola; rientriamo e il KronPrinz è in una pozza di sangue.
Sua Altezza ordina di far sparire il corpo della Baronessa Vetsera e di spargere la voce che il KronPrinz è stato avvelenato.
Telegrafo al dr. Widerhofer. Quando cala la notte il medico di Corte riporta il corpo del KronPrinz a Vienna.
La notte dopo, mettiamo il cadavere della Baronessa Vetsera in una altra carrozza, legato a un pezzo di legno per far credere che fosse ancora viva, e lo portiamo a Vienna, al cimitero dell’Heiligenkreuz.

Non so che fine ha fatto Steinschneider. Mi hanno detto che è morto nel 1910. Ho invece conosciuto suo figlio, Hermann. Sua madre, la Kronprinzessin, era già incinta di cinque mesi quando successe la cosa.
Anche lui fa l’illusionista, o il mago, come suo padre.
Hanussen, si fa chiamare Hanussen.

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