Due cuori e una capanna


Quando, un bel po’ di tempo fa ho lasciato l’appartamento in città per andarmene a stare in una piccola casa di campagna, ho avuto il piacere di provare due sensazioni che non mi sarei aspettato.
La prima, piuttosto indefinibile, camminando nel prato circostante è stata quella di calpestare una terra che mi appartiene; forse residuo ancestrale di una famiglia che aveva posseduto terreni qui attorno fin dal 1200.
La seconda inaspettata sensazione la provo ancora tutte le volte che alzo la testa dal mio posto di digitazione e vedo *quel* tetto sopra di me.
E’ una sensazione che mi fa sentire davvero “a casa”: evidentemente residuo ancor più ancestrale di avi abitatori di capanne o palafitte negli acquitrini del neolitico padano.

Forse si capisce meglio se vi faccio vedere… 😉

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