Suonala ancora, Goldberg

Reichsgraf von Hermann Carl Keyserlingk

Il conte Hermann Karl von Keyserlingk, ambasciatore a Lipsia e Dresda della zarina Elisabetta I, soffriva di insonnia: fece allora scrivere dal miglior musicista che conosceva, un’aria al clavicembalo per allietare le sue notti insonni.
Per di più, richiese un buon numero di variazioni sul tema, perchè tenera è la notte, ma anche lunga assai.
Il lavoro del compositore gli piacque tanto (trenta variazioni una più bella dell’altra) che lo ricompensò con grande generosità: una coppa d’oro contenente cento monete d’oro che equivaleva al suo stipendio annuale di Kappellmeister a Dresda.
Il titolo originale della composizione era “Aria con diverse variazioni”, ma il pezzo non è diventato famoso col nome del munifico Keyserlingk (che pure le chiamava “le mie variazioni”) né col nome del bravo compositore (che pure era Johann Sebastian Bach): è infatti universalmente conosciuto come le “Variazioni Goldberg” dal nome del clavicembalista del conte.
“Caro Goldberg, suona per me una delle mie variazioni” era solito dire il conte al suo clavicembalista, nelle sere in cui l’insonnia non gli dava tregua.
Ora che le hanno pure usate nei titoli di testa del film “Hannibal”, speriamo che non le chiamino le “variazioni Cannibal”.

Ecco qui un’ora e mezza di variazioni sul tema: chi ama la musica barocca apprezzerà, chi invece la trova noiosa, potrà sempre farne l’uso del conte von Keyserlingk: conciliarsi il sonno.

Qui, invece, per chi ama seguire la musica sulle note, l’Aria che sarà la base per le trenta variazioni.

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