LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’ UMANA
di Carlo M. Cipolla, Professore Emerito di storia Economica a Berkeley
La lettura del Cipolla mi ha fatto riprendere in mano la meritoria opera data alle stampe alla fine del secolo scorso da Antonio Tosti, “Contributo alla conoscenza della stupidità umana”, Sellerio, 1991.
Essa tratta – come si può ben capire dal cristallino titolo – della stupidità e della scempiaggine dell’umana natura: un argomento caduto un po’ in oblìo dopo l’esauriente saggio cinquecentesco di Erasmo da Rotterdam.
La stupidità umana è trattata con ampi ed illustrati esempi, basandosi su messaggi pubblicitari che presentano prodotti che solo uno stupido potrebbe acquistare: ma come si sa, se esiste un prodotto è perché esistono dei compratori.
In questo caso la comodità si sposa alla pulizia:
Su questa tipologia di articoli, la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma questo funziona anche senza pile, c’è la manovella.
Basta che sia americano…
Con sole sessanta lire una parure eccezionale…
“Nessun insuccesso”, con il sistema americano contro le rughe
Orecchie a sventola? no problem… c’è ADES
Perché dimagrire solo su fianchi e cosce?
Altro che il pericoloso silicone, basta pompare…
e poi per il mantenimento…
Il sapone PPP, una specialità assoluta
come si potrà notare, gli articoli indirizzati al pubblico femminile sono in preponderante maggioranza, in proporzione di dieci a uno: e se la matematica non è un’opinione, non si può che dedurne appunto che le donne sono circa dieci volte più stupide degli uomini.