Il Solitario Passero

Immaginate di stampare una poesia su un foglio di carta. Poi ritagliate le righe, un verso per riga, mescolate le striscioline e vi divertite a ricomporla.
Quindi prendete le striscioline, le tagliate a metà, le rimescolate e vi divertite a ricomporre nuovamente la poesia.
E avanti così a ritagliare rendendo sempre più difficile la ricomposizione.
Magari non vi divertite più di tanto, però alla fine forse avete mandato a memoria una poesia, che è sempre più di quel che resta dopo un solitario con le carte.
Per ovvie ragioni ecologiche non conviene usare la carta, le strisce ve le taglia questo giochetto, [URL=”http://www.pcosta.net/poez”] [U]Il Solitario Passero[/U][/URL] e le divide in base al livello selezionato.



I ‘pezzi’ vanno trascinati dalla parte gialla a quella bianca a righe, fino a ricomporre l’intera poesia.
I livelli di numero pari non aumentano i “tagli” dei versi ma tolgono spazi e interpunzioni per rendere leggermente più complessa la ricomposizione.
Se nell’elenco presentato non trovate alcuna poesia a voi gradita, non avete che da cliccare su ‘AGGIUNGI UNA POESIA’ e provvedere alla bisogna.
E se il gioco dovesse sembrare troppo stupido o banale, si attivino le categorie critiche del decostruttivismo post-moderno citando Derrida ed Heidegger in lingua originale fra un click e l’altro…

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