Cartoline dal passato


Pesco dalla classica scatola da scarpe bianca – con su scritto a pennarello “cartoline varie” – due belle e vecchie cartoline che risalgono agli anni ’30. Riporto anche (in corsivo) le note che trovo scritte a matita nel retro.


Villa Cimbrone. In questa villa c’è più accozzaglia di stile moresco, gotico molto raffazzonato. E’ posta in posizione diversa da villa Rufolo, ma con vista pure meravigliosa, tanto sul mare che a monte . E’ di proprietà inglese.
Concorda con queste note anche lo scrittore americano Gore Vidal che abita a Ravello da un po’ di tempo: per lui, anzi, da qui si gode il “più bel panorama del mondo”.



Sala da pranzo dell’antico palazzo Rufolo.
Ora adibito a serra. La villa, ossia antichissimo castello, è ora di proprietà francese. Il giardino sarebbe più interessante se meglio utilizzato. La posizione è magnifica. Wagner si è qui ispirato nel II° atto del Parsifal. Leggenda? L’assicurano…

Villa Rufolo, suggestivo complesso in stile arabo-siculo, venne edificata nel secolo XIII dai Rufolo, forse la più ricca famiglia di Ravello. Passata ai Confalone, ed ai d’Afflitto, venne poi ceduta allo scozzese Francis Neville Reid, che ne ripristinò gran parte, soprattutto nella parte dei giardini: “..malioso e meraviglioso luogo…” ove Richard Wagner esclamò: ” il magico giardino di Klingsor è trovato”. Qui venne partorito il secondo atto del Parsifaal e nella sua atmosfera incantata, nel mese di luglio, si tiene l’ormai tradizionale “Festival Wagneriano”.

Di Ravello anche suggestive immagini incise in pietra e in legno da Maurits Cornelis Escher ed echi delle architetture, delle cripte e delle tassellature di Ravello si ritrovano – proprio come un leitmotif wagneriano – in tutta la sua opera.


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