La vite è bella


Insomma, quando ieri mi hanno chiesto di andare a vendemmiare ho storto un po’ il naso.
Un po’ perché sono in ferie sull’isola e un po’ perché tutti i vigneti che ho intorno a casa vengono spazzolati automaticamente da macchine aspiratutto, il che rende la vendemmia assai poco affascinante.
Ma sull’isola, mi dicono, è cosa diversa: e così, si va.
Anzitutto, sveglia alle sei e poi bisogna camminare un’ora lungo il costone della montagna per scendere ai terrazzamenti a vigneto.
Per fortuna, il panorama dell’isola baciato dal primo sole, è abbastanza pittoresco:




e non è che la vigna sia meno pittoresca, così sospesa fa cielo e mare:



Dopo alcune ore di duro lavoro, alle 10 merenda a base di casatiello rustico, salame, provolone, tonno sott’olio dei pescatori locali e classica insalata di cipolle, patate e pomodori. Ovviamente vino a volontà.
Poi si riprende fino all’ora di pranzo, con questo risultato:




Quindi tutti a tavola (questa sarebbe la “paga” dei vendemmiatori per caso come noi): scialatielli all’amatriciana, salsicce con i friarielli (veraci), parmigiana, sfogliatelle e un gigantesco babà.



Il resto del pomeriggio a ciuccarsi col vino della cantina, spillato a volontà dalla cisterna del “buono”, a cantare canzoni napoletane e a pensare che in fondo, la vite è bella.

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