La Macchina del Tempo




Ci sono persone che non buttano mai via niente.
Mio nonno era uno di quelli: conservava perfino le ricevute dei ristoranti e i biglietti del treno.
E siccome anche mio padre era della stessa razza, queste vecchie ricevute, locandine e cartoline me le ritrovo tutte, ben conservate nella classica scatola da scarpe.
Qualche reperto – come la locandina che sto a presentare – grazie al tempo passato è assai evocativo e consente di fare un atipico viaggio nel tempo, tralasciando per una volta gli eventi storici per le piccole cose quotidiane.

E ora si va tutti all’Eden, mitico “Gran Salone Teatro” in Milano dalla cui sontuosa locandina potremo trarre sufficienti indizi per indovinare nell’agosto di quale anno ci ha portato la Macchina del Tempo.




E’ Osvaldo Ballerio che dipige queste vezzose donnine da Belle Epoque intente a sorseggiare una bibita tra la folla che si accalca all’Eden.
Una scollatura un po’ più osée, almeno per i tempi, è prudentemente nascosta nella copertina posteriore:



Dieci centesimi per l’ingresso non era davvero una gran cifra; ma come oggi ci si rifaceva con le consumazioni.
Da notare che in tutta la locandina non ho trovato alcuna indicazione sull’indirizzo dell’Eden; evidentemente si riteneva inutile questo dettaglio.
Per le consumazioni abbiamo affascinanti bibite d’epoca, tra cui non potrete mancare di notare l’Absinte di Edonard Pernod, Coca Boliviana e Curacao; né mancano umili o strane bevande come la Gasosa e il Latte di Pollo. Altre ancora sulla breccia ai giorni nostri: Bitter Campari e Liquore Strega.





Anche la carta dei vini è assai prestigiosa: e con solo 18 lire ci si stappa una bottiglia di ottimo champagne francese.




Naturalmente, come accade ancor oggi, non mancano gli sponsor ad arricchire di pubblicità una locandina che sarebbe stata a lungo tra le mani sognanti di sartine e impiegati che difficilmente potevano permettersi una serata all’Eden.
Qualche consiglio alle “ragazze”:




E una splendida macedonia di pubblicità che credo non sfigurerebbe neppur oggi:




Ora non resta che indovinare in quale anno siamo; questo è il programma della serata che ci aspetta: una “cantante italiana” dall’improbabile nome di Siva Anderson e un immancabile numero di Animali ammaestrati; un Gran Ballo. E per chi non può la sera, abbiamo pure un matinée


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