La legge di Franklin


“La nostra Costituzione è operante, e tutto sembra promettere che durerà: ma in questo mondo non c’è niente di certo tranne la morte e le tasse”.

(Benjamin Franklin, “Lettere”, 1789)


In questo mondo non c’è niente di certo tranne la morte e le tasse: da un certo punto di vista potrebbe sembrare una massima pessimistica, ma se la cosa che ci viene data per certa (tasse e morte escluse) è piuttosto negativa, il fatto che possa non essere poi così certa ci potrebbe dare speranza e forza di lottare.
Spesso le cose si rivelano poi diverse da come sembrano; questo è un bell’esempio:


Anche se l’occhio ci dice che le due tavole che vedete qui sopra sono certamente diverse, la legge di Franklin (sono tavole, non tasse) ci da una speranza che invece siano uguali.
E infatti , anche se disposte modo diverso, sono esattamente uguali per forma e dimensioni.
Se non vi fidate potete applicare la legge di San Tommaso e con un pezzetto di carta o un righello, verificare che le misure dei lati coincidono perfettamente.
Devo confessare che io non mi sono fidato di Gerd Gigerenzer che lo mostra nel suo libro (“Quando i numeri ingannano – Imparare a vivere con l’incertezza”, Raffaello Cortina Editore, 2003).
Ho allungato la mano fuori dal lettino e staccato un filo d’erba dal prato; l’ho mordicchiato fino a farlo diventare lungo come uno dei lati e ho fatto la misura: erano uguali.
“Diavolo di un Franklin!”mi sono detto sputando il resto dell’erba lontano, verso il gatto (che non ha capito…)

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