Musica BaRocka


Ai miei tempi, a cavallo tra i ’60 e i ’70, conobbe un certo successo.
Cominciarono i Nice di Keith Emerson di cui ricordo una bella versione dei Concerti Brandeburghesi di Bach e in Italia il “Concerto Grosso” di Bachalov interpretato dai New Trolls.
Poi anche la notissima Bourrée dei Jethro Tull.
Ora stavo giusto ascoltando la Concerto Suite di Yngwie Malmsteen che baroccheggia fino al limite della gigioneria.
In fondo però è piacevole e la chitarra distorta si sposa con i violini quasi come il clavicembalo: e poi, andando a riascoltare Haendel, par quasi che sia più rocker lui di Yngwie Malmsteen.

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