200 personaggi in cerca d



Per me la vita è sempre stata una danza senza senso. Segni di gesso sulla strada. Un sassolino nel pugno. Dalla terra al cielo. Dal cielo alla terra. Le peregrinazioni di un consapevole girovago che si muoveva per quartieri latini come una foglia secca in un circo feroce o in un manicomio, con una fiacca metodica. Di un rabdomante inquieto che accumulava rifiuti e cercava un Centro e un compasso per ridisegnare il cerchio della realtà o cancellarlo definitivamente. Di un apprendista filosofo che infrangeva le categorie di ordine e disordine, azione e rinuncia, amore e disamore. Sovvertendo il corso naturale delle pagine, e dei capitoli, e delle righe. Saltando su un piede solo su caselle immaginarie, e numeri che non esistono.
Tra Parigi e Buenos Aires.
Tra Buenos Aires e Parigi.
Alla caccia di «una incondotta invece di una condotta, di una modica indecenza invece di una decenza gregaria».
È il gioco del mondo. Un rito infantile della fantasia. Un elogio della possibilità e della ribellione in un tempo «deliquescente come cioccolata finissima o pasta d’arancio della Martinica». Per sconfiggere il segreto veleno di tutti i blues e di tutte le nostalgie. E ritrovare negli occhi di una Maga l’imprevedibile scoperta di esistere.



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