In un giorno di vento, la mia ombra la puoi scorgere su una pista di montagna, tra ginepri e pietrisco, e boschi di frassino e madroño, in sella a un cavallo macilento, con un ramo di agrifoglio per arco e il coltello in una mano. Il volto è impolverato dal fango e le vesti lacere e annerite, il passo quello di un picaro di frontiera, di un giovane vaquero oltre il confine. Il mio è un mondo minerale, di roccia e sangue, di fuoco crepitante, e fumo, e grasso. Le storie sono cenere che si perde tra la sierra e la ferrovia, cuentos che abitano città terremotate e orbite vuote di luce, carcasse di lupa e ossa di fratello da riportare a casa. L’avventura una vendetta da consumare, tra gli Usa e il Messico, tra l’adolescenza e il resto.


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