200 personaggi in cerca d



Alcuni mi ricordano come un bambino vanitoso, con una vestina di fustagno nero con l’orlo ricamato, altri con una camicia militare americana o un cappotto svolazzante e un basco alla francese. Labbra grosse, la testa ricciuta, e occhi che cambiavano colore con le stagioni: gialli come il miele, marroni come le castagne o la buccia di nocciole, verdi come l’erba…
Dicono che ero nipote di servo e figlio di calzolaio. Dicono che avevo l’aria furba e la testa piena di nuvole. Che i capelli di mia madre erano neri come ali di corvo. Che mio padre lo chiamavano Bakunìn perché era anarchico. Dicono che noi Saba avevamo un negozio di scarpe. E che il nuovo proprietario della miniera ci fece fallire. Dicono che mio padre si tagliò la gola con un rasoio o morì di crepacuore. Che a quindici anni io già mi spaccavo la schiena nei pozzi. Che a trenta sembravo magro come una canna.
Dicono che sapevo della guerra di Spagna. Che ero un parolaio, un arruffapopoli, una testa calda. E che alla settima galleria, alla miniera di Carbonia, c’è scritto Viva Stalin. Dicono che partii soldato e che gli americani mi diedero una medaglia. E che il primo maggio del ’41 salii come un gatto su un campanile per legarci una bandiera rossa.
Dicono che avevo una voce alla Beniamino Gigli che di notte faceva venire i brividi. Che dopo la guerra cantavo con un fisarmonicista e che «Me and My Gin» si sentiva che era la mia canzone. Dicono che avevo qualcosa di speciale che attirava le donne. E che a Napoli facevo il gagà, e che camminavo come Jean Gabin, e che avevo una risata strana. Dicono che mi infilai nel letto della moglie del capo del personale della miniera la notte prima che andasse sposa e che tirai le sue mutandine in faccia al marito appena sceso dall’altare. Che mi piacevano i carciofi in tegame. Che avevo messo incinta una compagna. Dicono che questo figlio era bravo a scrivere. E che si rubò i soldi degli alluvionati e ora è in Perù.
Dicono che le voci della gente, se le metti insieme, sono come uno specchio.



Scrivi il nome dell'autore del personaggio: